TORTELLI DI ZUCCA GIALLA
INGREDIENTI:
• 50 gr di Zucca Gialla
• 50 gr di Parmigiano Grattugiato
• 350 gr di Pasta Fresca all’Uovo
• 1 Uovo se necessario
• Sale e Pepe
• Burro
TORTELLI DI ZUCCA GIALLA
INGREDIENTI:
• 50 gr di Zucca Gialla
• 50 gr di Parmigiano Grattugiato
• 350 gr di Pasta Fresca all’Uovo
• 1 Uovo se necessario
• Sale e Pepe
• Burro
TORTELLI DI ZUCCA GIALLA
INGREDIENTI:
• 50 gr di Zucca Gialla
• 50 gr di Parmigiano Grattugiato
• 350 gr di Pasta Fresca all’Uovo
• 1 Uovo se necessario
• Sale e Pepe
• Burro
Si cuoce la zucca tagliata a fette nel forno per circa 40 minuti; togliere la buccia e ridurre in purè con la forchetta. Aggiungere il formaggio grana grattugiato e una presa di sale. Se fosse molto tenera aggiungere un uovo. Stendete in una pirofila uno strato di pasta e distribuite sopra il ripieno a mucchietti ben distanziati tra loro. Coprite la sfoglia con il ripieno con l’altra sfoglia, schiacciando con le dita intorno ai mucchietti di ripieno per sigillare le due sfoglie. Servendovi di una rotella tagliapasta, ritagliate i tortelli in quadrati. Lessateli al dente, disponeteli su un piatto e conditeli con burro fuso.
Si cuoce la zucca tagliata a fette nel forno per circa 40 minuti; togliere la buccia e ridurre in purè con la forchetta. Aggiungere il formaggio grana grattugiato e una presa di sale. Se fosse molto tenera aggiungere un uovo. Stendete in una pirofila uno strato di pasta e distribuite sopra il ripieno a mucchietti ben distanziati tra loro. Coprite la sfoglia con il ripieno con l’altra sfoglia, schiacciando con le dita intorno ai mucchietti di ripieno per sigillare le due sfoglie. Servendovi di una rotella tagliapasta, ritagliate i tortelli in quadrati. Lessateli al dente, disponeteli su un piatto e conditeli con burro fuso.
Si cuoce la zucca tagliata a fette nel forno per circa 40 minuti; togliere la buccia e ridurre in purè con la forchetta. Aggiungere il formaggio grana grattugiato e una presa di sale. Se fosse molto tenera aggiungere un uovo. Stendete in una pirofila uno strato di pasta e distribuite sopra il ripieno a mucchietti ben distanziati tra loro. Coprite la sfoglia con il ripieno con l’altra sfoglia, schiacciando con le dita intorno ai mucchietti di ripieno per sigillare le due sfoglie. Servendovi di una rotella tagliapasta, ritagliate i tortelli in quadrati. Lessateli al dente, disponeteli su un piatto e conditeli con burro fuso.
Berganorio è il ritratto gustativo di questi luoghi: fresco come l’aria sulla rupe, morbido come le colline circostanti, schietto e sincero come la gente del luogo. Il colore tipicamente giallo paglierino mostra la sua giovinezza con riflessi verdastri. Delicati aromi floreali si fondono in bocca con una fresca acidità che li sostiene e con il tipico retrogusto amarognolo che lo caratterizza. Tributo ad una delle tre famiglie contadine che si prendevano cura dei poderi su questa collina già agli inizi dell’Ottocento e che per generazioni hanno coltivato le varietà dell’Orvieto DOC.
Berganorio è il ritratto gustativo di questi luoghi: fresco come l’aria sulla rupe, morbido come le colline circostanti, schietto e sincero come la gente del luogo. Il colore tipicamente giallo paglierino mostra la sua giovinezza con riflessi verdastri. Delicati aromi floreali si fondono in bocca con una fresca acidità che li sostiene e con il tipico retrogusto amarognolo che lo caratterizza. Tributo ad una delle tre famiglie contadine che si prendevano cura dei poderi su questa collina già agli inizi dell’Ottocento e che per generazioni hanno coltivato le varietà dell’Orvieto DOC.
Berganorio è il ritratto gustativo di questi luoghi: fresco come l’aria sulla rupe, morbido come le colline circostanti, schietto e sincero come la gente del luogo. Il colore tipicamente giallo paglierino mostra la sua giovinezza con riflessi verdastri. Delicati aromi floreali si fondono in bocca con una fresca acidità che li sostiene e con il tipico retrogusto amarognolo che lo caratterizza. Tributo ad una delle tre famiglie contadine che si prendevano cura dei poderi su questa collina già agli inizi dell’Ottocento e che per generazioni hanno coltivato le varietà dell’Orvieto DOC.